artisti lirici italiani opera lirica musica classica
 
 

Mercoledì 7 Marzo 2012

Question time in merito alla riforma del welfare dei lavoratori dello spettacolo


Onorevoli Fiorella Ceccacci Rubino e Giuliano Cazzola

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVENTO SUL SITO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI



Trascrizione Stenografica


Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

(Iniziative volte ad estendere ai lavoratori dello spettacolo l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria - n. 3-02147)

PRESIDENTE. L'onorevole Ceccacci Rubino ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02147, concernente iniziative volte ad estendere ai lavoratori dello spettacolo l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).

FIORELLA CECCACCI RUBINO. Signor Presidente, Ministro, con questa interrogazione le chiedo di intervenire con urgenza per l'abrogazione della vetusta norma del regio decreto-legge n. 1827 del 1935, che, di fatto, esclude i lavoratori artistici, teatrali e cinematografici dell'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Negli anni l'evoluzione della realtà produttiva del settore dello spettacolo è stata tale da prevedere forme di inquadramento contrattuale anche di tipo subordinato, e questo, come lei sa, ha generato lo storico contenzioso tra i lavoratori artistici e l'INPS in merito alla legittimità dell'indennità contro la disoccupazione involontaria, che è stata affrontato dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 12355 del 20 maggio 2010, che ha posto con urgenza la necessità di abrogare una norma non più attuale e fortemente discriminatoria, perché lesiva di diritti costituzionali quali l'articolo 3 e l'articolo 38 della Costituzione, poiché il discrimine per l'accesso a questo diritto non è più, come dovrebbe essere, la natura giuridica del rapporto di lavoro, bensì l'attività professionale svolta. Viene, quindi, di fatto discriminato un intero settore produttivo non più trascurabile del nostro Paese, che conta più di 250 mila lavoratori.
Concludo, signora Ministro, dicendo che, visto che sta lavorando anche alla riforma del mercato del lavoro, ritengo sia doveroso un confronto anche con le categorie dello spettacolo, che presentano problematiche che non possono più essere eluse.

PRESIDENTE. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, ha facoltà di rispondere.

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Signor Presidente, l'interrogante pone un problema vero, un problema che, al momento, ha o risente di una regolazione datata e che, quindi, desta molte perplessità, nel senso che sembra logico cambiare queste regole, che, tra l'altro, risalgono, se non erro, al 1935.
L'idea era che il lavoro subordinato in ambito artistico avesse l'assicurazione e quello, invece, considerato autonomo non ce l'avesse, per parità di trattamento tra le due categorie - lavoro autonomo da una parte e lavoro subordinato dall'altra - nelle regole generali. Lei ha anche ricordato che è in via di attuazione - speriamo di realizzazione - una riforma del mercato del lavoro, proprio perché le tipologie di lavoro sono cambiate.
Inoltre, oggi molte di queste attività riguardano in numero considerevole i nostri giovani e il settore della cultura, dell'arte e dello spettacolo oggi è fonte di lavoro, ancorché non di quel lavoro con caratteristiche da fabbrica, sicché noi dobbiamo porci il problema della inclusione di queste tipologie di lavoro nell'ambito di uno schema moderno di ammortizzatori sociali. È esattamente quello che abbiamo intenzione di proporre nell'ambito di questa riforma del mercato del lavoro e quindi non dubito che troverà soddisfazione nelle proposte che avanzeremo.

PRESIDENTE. L'onorevole Cazzola, che ha sottoscritto l'interrogazione in data odierna, ha facoltà di replicare.

GIULIANO CAZZOLA. Signor Presidente, ringrazio il signor Ministro. Mi dichiaro soddisfatto, anche a nome della collega Ceccacci e del collega Baldelli che hanno sottoscritto questa interrogazione a risposta immediata, perché lei ha riconosciuto l'esistenza del problema esposto nell'atto di sindacato ispettivo e perché ha assunto un impegno ad agire nell'ambito della riforma del mercato del lavoro su cui lei è impegnata e quindi a dare soluzioni anche ad un problema, come quello della tutela della disoccupazione involontaria dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo con rapporto di lavoro subordinato, perché anche a queste persone deve essere riconosciuta la tutela contro la disoccupazione involontaria che è un diritto, oltre che un principio, riconosciuto dall'articolo 38 della Costituzione.
Faccio notare, signora Ministro, che la Commissione lavoro oramai da parecchi mesi ha varato, con un voto largamente condiviso, un progetto di legge che unificava diversi testi provenienti da diverse parti politiche e che riformava - allora anche in armonia e in collaborazione con l'ENPALS - la struttura degli ammortizzatori sociali del settore dello spettacolo. Questo progetto di legge è fermo in Commissione bilancio in attesa di una relazione tecnica che il suo Ministero (ovviamente con altri titolari diversi da lei) non ha mai fornito. Potrebbe essere un contributo anche questo per riuscire a risolvere un problema che lei stessa ha ritenuto meritevole di soluzione.






 
vai alla pagina dei contatti